Carriera Iniziale Ezequiel Lavezzi, nato il 3 maggio 1985 a Villa Gobernador Gálvez, una piccola città vicino a Rosario in Argentina, è stato sin da giovane un talento del calcio. Cresciuto in una famiglia umile, Lavezzi iniziò a giocare nel club locale, il Grandoli, prima di passare al Newell’s Old Boys, una delle squadre più […]
Ezequiel Lavezzi, nato il 3 maggio 1985 a Villa Gobernador Gálvez, una piccola città vicino a Rosario in Argentina, è stato sin da giovane un talento del calcio. Cresciuto in una famiglia umile, Lavezzi iniziò a giocare nel club locale, il Grandoli, prima di passare al Newell’s Old Boys, una delle squadre più prestigiose del paese. Qui, i suoi dribbling rapidi e la sua abilità nel segnare colpirono gli osservatori, portandolo a debuttare in prima squadra nel 2003.
Il suo periodo al Newell’s fu breve ma intenso, e nel 2007 si trasferì in Europa, un passo cruciale per la sua carriera. Lavezzi firmò con il club italiano del Napoli, dove avrebbe lasciato un’impronta indelebile.
Durante la sua permanenza al Napoli, dal 2007 al 2012, Lavezzi divenne uno dei giocatori più amati della squadra e una figura centrale nel progetto di rinascita del club. Con il suo stile di gioco energico e la sua capacità di creare occasioni da gol, contribuì in modo significativo al ritorno del Napoli ai vertici del calcio italiano.
Nel 2012, Lavezzi aiutò il Napoli a vincere la Coppa Italia, il primo trofeo del club dopo 25 anni. La sua intesa con attaccanti come Edinson Cavani e Marek Hamsik portò il team a una serie di successi, culminando in una storica qualificazione alla Champions League. I tifosi lo adoravano non solo per le sue abilità tecniche, ma anche per il suo carattere e la sua passione per la maglia azzurra.
Uno dei momenti più iconici della carriera di Lavezzi al Napoli fu il suo gol in Coppa Italia contro la Juventus nel 2012, che contribuì a scatenare una festa in città e a cementare il suo status di eroe locale. La sua celebrazione, con le braccia alzate e un sorriso contagioso, rimane impressa nella memoria collettiva dei tifosi azzurri.
Nel 2012, Lavezzi compì un altro passo importante nella sua carriera trasferendosi al Paris Saint-Germain (PSG) per una cifra record. In Francia, continuò a brillare, formando un trio d’attacco devastante con Zlatan Ibrahimović e Edinson Cavani. Con il PSG, Lavezzi vinse numerosi trofei, inclusi diversi titoli di campione di Francia e la Coupe de France.
La sua permanenza al PSG fu segnata non solo dai successi sul campo, ma anche da un’evoluzione del suo stile di vita. Lavezzi divenne un’icona di stile e un personaggio pubblico influente, grazie anche alla sua personalità vivace e al suo impegno in attività benefiche.
Dopo aver lasciato il PSG nel 2016, Lavezzi tornò in Argentina per giocare nel club di Rosario Central, dove i suoi legami con la cultura calcistica locale si riaccesero. Il suo ritorno fu accolto con entusiasmo dai tifosi, che lo consideravano un simbolo di speranza e passione per il calcio argentino.
Lavezzi ha anche avuto un ruolo importante nella nazionale argentina, partecipando a due Coppe del Mondo e a diverse edizioni della Coppa America. La sua presenza in squadra ha sempre portato un’energia contagiosa, e i tifosi lo ricordano per il suo spirito combattivo e il suo amore per la maglia albiceleste.
Ezequiel Lavezzi è amato dai tifosi non solo per le sue abilità calcistiche straordinarie, ma anche per la sua autenticità e la sua umanità. La sua storia di un ragazzo di umili origini che ha raggiunto il successo è fonte di ispirazione per molti. La sua personalità aperta e il suo impegno nella comunità hanno ulteriormente consolidato il suo status di icona.
In sintesi, Lavezzi è molto più di un semplice calciatore; è un simbolo di passione, talento e autenticità nel mondo del calcio, e continuerà a essere ricordato con affetto dai tifosi di tutto il mondo.